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Indagine sulla SIAE
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Sergio Zavoli, Anna Finocchiaro, Dario Franceschini, Pier Luigi Castagnetti e tanti altri parlamentari del PD per Statuto non potranno più' essere candidati perché' hanno fatto tre o più' legislature. Anche nel PdL c'e' gran fibrillazione perché' e' chiaro che non sarà' più' possibile eleggere i 432 parlamentari che nel 2008 sono stati eletti (… o nominati) grazie al Porcellum. Il problema e' presente anche nei partitini più' piccoli. Tra questi parlamentari ce ne sono moltissimi che nel corso delle loro lunghissime carriere politiche hanno avuto a che fare con la Siae. C'e' chi ha avuto qualche incarico di governo nei Ministeri vigilanti, magari con precisa delega, chi ha fatto da relatore a qualche progetto di legge che a vario titolo riguardava la Societa', chi ha presentato qualche interrogazione e chi ha preso la parola in Commissione. Insomma tra questi ce ne sono tanti che possono legittimamente pensare di affrontare il proprio personale psicodramma di lasciare la medaglietta parlamentare -con tutti i connessi benefici- con un incarico alla Siae. Il Commissario della Siae percepisce € 160 mila all'anno (prima erano €180 mila), ha un autista, un bell'ufficio all'Eur, inviti in prima fila agli eventi culturali, dalle prime alla Scala, ai festival di Venezia e tutti gli altri benefit connessi ad una carica cosi' importante. I sub-commissari percepiscono ogni anno €100 mila (prima erano €130 mila). Il direttore generale addirittura €440 mila. ... continua: cliccare sul titolo per leggere tutto.
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Il 23 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha prorogato con DPR 05.04.2012  l'incarico del Commissario della Siae (Rondi) e dei sub-Commissari (Scordino e Stella Richter) fino al 30 novembre 2012. Il Governo Monti si era insediato da poche settimane ed era apparso ragionevole che non prendesse posizione sull'operato dei suddetti che erano stati individuati e nominati dal precedente Governo Berlusconi. Sono trascorsi quasi otto mesi non invano perché' la Commissione Cultura della Camera ha completato la sua Indagine conoscitiva e, alla luce delle gravi risultanze, ha deciso di andare oltre con una vera e propria Commissione d'inchiesta con i poteri della magistratura per fare luce sulla gestione della Siae. Il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, inoltre, è indagato dalla Procura di Roma per concorso in corruzione nell'ambito dell'inchiesta sui Grandi eventi che oggi ha portato al sequestro di beni per un valore di 16 milioni a Balducci e Anemone (notizia riportata da Il Messaggero e altre testate il 17 maggio 2012). Il compito affidato con la nomina ai Commissari di arrivare ad un nuovo Statuto e' naufragato e a giudicare la qualità' della bozza che hanno preparato basta l'Avv. Guido Scorza "Tanto per comprendere la portata aberrante della norma che disciplina il governo della nuova Siae, la volonta' di ottantamila associati potra' essere posta nel nulla e superata da quella di un pugno di associati che abbiano guadagnato, alla fine dell'anno, qualche centinaio di migliaia di euro di diritti d'autore"..... continua: cliccare sul titolo per leggere tutto. |
La Commissione Cultura della Camera ha terminato il 6 novembre 2012 l'esame del provvedimento che istituisce una Commissione con i poteri della magistratura. non sarà' più' possibile tergiversare davanti alle domande che sono state poste e che non hanno mai avuto risposta. L'Osservatorio indipendente sulla Siae si prepara ad elaborare materiali di approfondimento sulle varie questioni da offrire collaborativamente alla Commissione d'inchiesta. Non ha funzionato l'opera di "insabbiamento" ad opera di un gruppo di parlamentari del partito di Berlusconi e sono andate a vuoto le "pressioni" che -secondo logiche da prima e seconda Repubblica- hanno provato a fermare l'accertamento delle verita'. E' evidente che siamo già' in terza Repubblica sulla Siae: in Commissione si sono saldati costruttivamente pezzi dell'Udc con Lega, IDV, Popolo e Territorio, Partito Democratico e finanche frange illuminate del vecchio  (esiste ancora?) Popolo della Liberta' (Scalera e Colucci). Molti parlamentari non hanno partecipato ai lavori o si sono limitati a firmare emendamenti forse senza leggerli. Spicca la totale latitanza di alcuni, come la Melandri che, in quanto ex ministro Vigilante, avrebbe ben potuto dire qualcosa. Non se ne sentirà' la mancanza nel prossimo Parlamento. Anzi, non si invidia il Maxxi che avrebbe avuto bisogno di altro che di una politica di professione che, pero', stando a quello che ha fatto in Commissione d'indagine sulla Siae, non faceva neanche quello....continua: cliccare sultitolo per leggere tutto |
Nella seduta di mercoledì' 26 settembre si e' stabilito di fissare alle ore 14 di martedi' 2 ottobre il termine per la presentazione degli emendamenti al provvedimento istitutivo della Commissione d'inchiesta che si riporta in calce. A questo punto chi non vuole la Commissione potrà' giocare la carta degli emendamenti. E' nota la tecnica di presentare decine o centinaia di emendamenti, magari ripetitivi e senza senso, che servono ad ingolfare i lavori e rinviare sine die la votazione definitiva. Sara' interessante assistere a questa fase per capire fino in fondo quanto e' temuta una Commissione d'inchiesta sulla Siae e chi sta operando per impedirne l'opera che vuole fare chiarezza una volta per tutte su questo Ente. L'Osservatorio prenderà' buona nota di tutto e non mancherà' di informare compiutamente i suoi lettori che aumentano esponenzialmente ogni giorno. Evidentemente la questione della Siae e' ormai diventata una cartina al tornasole di come funziona la politica in Parlamento, di come lavorano i Parlamentari, della loro efficienza (o inefficienza), degli interessi che rappresentano. Parafrasando una vecchia e fortunata inchiesta de L'Espresso egli anni '50, l'inchiesta sulla Siae puo' servire a far luce sul sistema di potere che gode di protezioni politiche, praticamente di come funziona spesso l'Italia. ... continua: cliccare sul titolo per leggere tutto. |
Nella seduta di mercoledi' 26 settembre scorso ( http://www.camera.it/824?tipo=C&anno=2012&mese=09&giorno=26&view=filtered&commissione=07&pagina=#data.20120926.com07.bollettino.sede00030.tit00030 ) si e' finalmente deciso di mettere fine all'incommentabile balletto dilatorio messo in piedi dal PdL (o, almeno, da una parte di esso) per cercare di impedire l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulla Siae. I lettori possono farsi una idea da soli leggendo l'incredibile intervento dell'on Barbieri che addirittura fa ricorso ad una sentenza (che non c'entra niente) della Corte Costituzionale del 1975 per cercare di bloccare la Commissione d'inchiesta. La posizione del PdL non stupisce perche' dal Governo di quel partito sono stati nominati gli attuali vertici della Siae. Ci si stupisce, invece, di come sia possibile per un parlamentare oggi non comprendere che tutto quello che fa e' immediatamente a disposizione del popolo attraverso il web. L'On. Barbieri aveva all'inizio posto una serie vasta e documentata di gravi interrogativi sulla Siae. Dagli atti non emerge che a quegli interrogativi sia stata data completa risposta. ... continua: cliccare sul titolo per leggere tutto. |
La proposta elaborata dai Commissari della Siae conferirebbe pieno controllo dell'Ente a chi IN QUESTO MOMENTO incassa di pi√π' in termini di diritti d'autore. In parole semplici si vuole far passare un principio di voto "pesato": su circa 100 mila iscritti alla Siae, se dovesse essere approvato dal Governo questo Statuto, sarebbero poche decine di autori ed editori a disporre a loro piacimento della Siae. Si tratterebbe di una privatizzazione che ricorderebbe quanto accaduto in Russia negli anni della transizione da Gorbaciov a Eltsin a Putin, anni in cui gran parte delle ricchezze finirono in mano a pochi oligarchi. Vediamo perche'. L'argomento principe utilizzato dai ricchi autori ed editori per sostenere che lo Stato debba completamente ritirarsi e' che la Siae "amministra risorse interamente private". Ora questo e' formalmente vero, ma va ricordato che la Siae non sarebbe tale se non avesse avuta attribuita per legge l'esclusiva della raccolta del diritto d'autore. Non solo. ma come molti sanno, ad esempio la Siae incassa ogni anno senza alcuna fatica vari milioni di euro della cosiddetta "copia privata" (ogni volta che una persona acquista un CD vergine, un iPod, ecc. una parte va alla Siae): appare evidente che un trattamento di favore cosi' importante da parte dello Stato non potrebbe essere concesso senza un controllo su come vengono poi distribuite le risorse che solo grazie alla Legge vengono affidate in esclusiva alla Siae....... continua... per leggere tutto cliccare sul titolo. |
La Commissione cultura della Camera ha esaminato nel corso di sei mesi quintali di documenti della Siae e ha ascoltato numerose testimonianze.  A luglio si e conclusa l'indagine conoscitiva e sono stati acclarati -per essere gentili si usano le recenti parole dell'on. Zazzera- "innumerevoli elementi di criticità, evidenziati anche dal sottosegretario Peluffo, emersi nel corso dell'indagine conoscitiva sull'argomento (Comm. Cultura 12/9/2012)",  e dell'On. De Biasi "rilevanti e preoccupanti problematiche emerse all'esito dell'indagine conoscitiva, soprattutto in merito all'approvazione dello statuto ed alla questione della governance della SIAE (ibidem)". Da tre mesi si e' deciso di procedere all'Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Società italiana degli autori ed editori. Tutti i gruppi (si rileggano gli appassionati interventi di Carra, Giulietti, Coscia e Pippo Gianni) sono d'accordo....... continua... per leggere tutto cliccare sul titolo. |
Domani alle 11,30 la Commissione Cultura della Camera discute in sede referente l'Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Società italiana degli autori ed editori. Il documento di lavoro e' il XXII, n.32 e il relatore e' l'On. Paola Goisis della Lega Nord Padania. La storia parlamentare dell'On. Goisis e' molto ricca e lineare e si ha ragione di ritenere che non sia agevole condizionarne l'opera. Tale riflessione non e' peregrina poiche' tutti ricorderanno le esplicite ammissioni di tentativi di condizionamento che sono stati fatti -come affermato con schiettezza dall'On. Carra- anche attraverso  "minacce"  e "lusinghe". Queste ultime, forse, ancora piu' gravi delle minacce: nella commissione d'inchiesta si potra' indagare anche su chi ha promesso e che cosa, in cambio di un insabbiamento.  In Commissione a luglio e' stato, infatti, con franchezza detto che "il luogo deputato alternativo alla Commissione d'inchiesta possa essere la Procura della Repubblica": "se non faremo la Commissione d'Inchiesta qualcuno di noi si dovra' recare a Piazzale Clodio" (estratto testuale della registrazione video). L'Osservatorio prendera' nota del dibattito ed informera' compiutamente i lettori della news e del sito nella speranza che una volta tanto sia il Parlamento a fare chiarezza prima della Magistratura senza bisogno che qualcuno si rechi -come detto dall'On. Carra- a Piazzale Clodio.  ........ continua... per leggere tutto cliccare sul titolo. |
Articolo di Emilia De Biasi (Deputato, attivo membro della Commissione Cultura che ha seguito con passione le vicende della Siae)
SIAE e indagini - C'e' bisogno di una commissione d'inchiesta per approfondire aspetti poco chiari sull'ente. Per garantire gli artisti.
"Il lavoro prosegue, fra una fiducia e l'altra. Questa settimana altro successo per il mondo della cultura: abbiamo terminato l'indagine conoscitiva sulla SIAE, Societa' Italiana Autori ed Editori, e spero che si passi velocemente alla commissione di inchiesta, sempre sulla SIAE, poiche' l'indagine ha rivelato aspetti che meritano un ulteriore approfondimento. Non so come andra' a finire, perche' gli interessi in gioco sono tanti, non solo di natura economica, e non tutti sono del parere di continuare a scavare, e il rischio e' quello di insabbiare, all'italiana. Si deve fare chiarezza sull'utilizzo del patrimonio immobiliare della SIAE, sul suo valore e sulla sua vendita, sulla formazione di due fondi ciechi, Aida e Norma, che hanno a che fare con le pensioni, sul bilancio e sulla proposta di nuovo Statuto, che prevede per la prima volta il voto ponderato, fondato cioe' sul denaro degli aventi diritto al voto. Significa che gli autori che guadagnano di piu' dai proventi dei diritti d'autore avranno piu' potere degli altri, e tutto questo riguarda prevalentemente la musica, visto che gli autori "della parola" guadagnano davvero poco.... continua: per leggere tutto cliccare sul titolo. |
Documento conclusivo approvato il 26 luglio dalla Commissione Cultura della Camera in sede di Indagine conoscitiva. Conclusa la lunga indagine condotta dalla Commissione Cultura della Camera sulla Siae.
Il documento conclusivo e' rinvenibile al link http://www.camera.it/824?tipo=A&anno=2012&mese=07&giorno=26&view=filtered&commissione=07#data.20120726.com07.allegati.all00020 Si conclude con questa frase: "La Commissione ritiene altresi' che la questione degli immobili della SIAE conferiti ai fondi Aida e Norma debba essere oggetto di ulteriori approfondimenti". Vuol dire che i numerosi sospetti circa l'attivita' in merito dei Commissari e di Blandini sono rimasti tutti in piedi. La domanda e': e se i sospetti dovessero rivelarsi confermati? Il Governo puo'' consentire che questi amministratori cosi' gravemente sospettati rimangano al loro posto col rischio che -ove effettivamente non avessero operato a vantaggio della Siae- compiano analoghi atti?
In un Paese normale la risposta sarebbe facile. |
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