Osservatorio Indipendente sulla SIAE

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Indagine conoscitiva Commissione Cultura della Camera dei Deputati [63]
All'inizio del 2012, dopo le discusse decisioni della SIAE sul proprio patrimonio immobiliare e sul Fondo Pensioni, la Commissione Cultura della Camera ha varato una indagine conoscitiva ascoltando protagonisti e testimoni delle vicende.

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Indagine sulla SIAE

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L'Osservatorio invita i lettori a proporre candidature per i prossimi vertici della Siae da "girare" collaborativamente al Governo.
Sergio Zavoli, Anna Finocchiaro, Dario Franceschini, Pier Luigi Castagnetti e tanti altri parlamentari del PD per Statuto non potranno più' essere candidati perché' hanno fatto tre o più' legislature. Anche nel PdL c'e' gran fibrillazione perché' e' chiaro che non sarà' più' possibile eleggere i 432 parlamentari che nel 2008 sono stati eletti (… o nominati) grazie al Porcellum. Il problema e' presente anche nei partitini più' piccoli. Tra questi parlamentari ce ne sono moltissimi che nel corso delle loro lunghissime carriere politiche hanno avuto a che fare con la Siae. C'e' chi ha avuto qualche incarico di governo nei Ministeri vigilanti, magari con precisa delega, chi ha fatto da relatore a qualche progetto di legge che a vario titolo riguardava la Societa', chi ha presentato qualche interrogazione e chi ha preso la parola in Commissione. Insomma tra questi ce ne sono tanti che possono legittimamente pensare di affrontare il proprio personale psicodramma di lasciare la medaglietta parlamentare -con tutti i connessi benefici- con un incarico alla Siae.
Il Commissario della Siae percepisce € 160 mila all'anno (prima erano €180 mila), ha un autista, un bell'ufficio all'Eur, inviti in prima fila agli eventi culturali, dalle prime alla Scala, ai festival di Venezia e tutti gli altri benefit connessi ad una carica cosi' importante. I sub-commissari percepiscono ogni anno €100 mila (prima erano €130 mila). Il direttore generale addirittura €440 mila.
In Commissione d'indagine -che ha analizzato l'attività' di commissari e sub-commissari- sono emersi seri dubbi che questi abbiano raggiunto gli obiettivi per i quali sono stati nominati. Il decreto del Presidente della Repubblica del 9 marzo 2011 -come ricordato nella Relazione Conclusiva- “affidava al commissario straordinario anche l'incarico di adottare gli atti necessari ed opportuni al fine di assicurare «l'instaurarsi di una dialettica interna più equilibrata, anche attraverso l'introduzione delle modifiche statutarie idonee ad assicurare una effettiva rappresentatività in seno agli organi sociali della SIAE ai titolari dei diritti in rapporto ai relativi contributi economici, nonché attraverso eventuali altre modifiche che dovessero emergere come necessarie e idonee a garantire la funzionalità della società, anche con riferimento alle modalità di costituzione e funzionamento degli organi deliberativi»
Sul punto –tanto per citare testualmente alcuni passaggi eloquenti riportati nel Documento conclusivo approvato dalla Commissione d'indagine- l'onorevole Levi ha parlato, a proposito del nuovo statuto della SIAE elaborato dai Commissari, di «una specie di pasticcio di allodole e cavallo», nonché di «un consiglio di gestione e una dozzina di comitati, ciascuno composto da una dozzina di persone ognuna in rappresentanza di un piccolo settore di attività: un disastro!».
Lo stesso DPR di nomina dei Commissari affidava loro “l'incarico di adottare gli atti necessari ed opportuni al fine di assicurare il risanamento finanziario e l'equilibrio, economico-gestionale della Societa'”. Sul punto –citando sempre la Relazione Conclusiva approvata- "sono emerse numerose criticità nella gestione finanziaria della SIAE da parte dei suoi organi di governo". “L'onorevole Colucci ha inoltre sostenuto che, nonostante l'assoluta libertà di azione della gestione commissariale e del direttore generale Blandini, grazie alla mancanza degli organi ed organismi societari attraverso cui si esplicavano i poteri decisionali, sorveglianza e controllo della base associativa, non sia stato raggiunto alcun obiettivo a distanza di quasi tre anni dall'insediamento del direttore generale e di quasi un anno e mezzo dalla nomina dei commissari”. “Nessuna iniziativa sarebbe stata quindi assunta per garantire in maniera strutturale l'equilibrio economico della SIAE, se non ricorrendo ad operazioni sulla ricchezza dell'Ente già esistente (il patrimonio immobiliare) e creando artificiosamente plusvalenze contabili ma con elevati costi reali.” “L'onorevole Giuseppe Scalera, con riferimento al grave stato di dissesto finanziario e di squilibrio economico-gestionale della SIAE, ha sostenuto d'altra parte che, dopo un lungo periodo di risanamento, non è stato evidenziato dai commissari e dal direttore generale alcun miglioramento sui conti strutturali relativi alla gestione caratteristica. In altre parole, non è dato di sapere quali sono i risultati degli «atti necessari ed opportuni di cui al decreto di commissariamento che avrebbero portato all'«equilibrio economico-gestionale». Inoltre nel corso delle Audizioni, "non sono mancate voci di categorie audite dalla Commissione che hanno denunciato una totale carenza di risultati in tal senso. È stato sottolineato infatti che, come noto, anche per averlo riportato molti organi di stampa, anche la magistratura si sta interessando all'operazione dei Fondi immobiliari condotta dai commissari e dal direttore della SIAE che, pur più volte sollecitati, non sarebbero stati in grado di dimostrare la rispondenza di tali operazioni al mandato commissariale ricevuto”.
Il Commissario, i sub commissari e il direttore generale sono ancora sulla plancia di comando della Siae e in tutta onesta’ –dopo aver letto con attenzione gli atti della Commissione d’indagine- e’ difficile dissentire dall’On. Colucci quando affermava: “Direttore generale e commissari attuali, a giudizio del deputato Colucci, si sarebbero quindi dimostrati palesemente non all'altezza dei loro compiti, tanto da dover essere tempestivamente rimossi e sostituiti”.
Alla fine del presente mese di novembre scadono gli incarichi del Commissario e dei sub-commissari e ad oggi non si sa nulla circa l’orientamento del Governo.
Dopo l’approvazione della prossima Commissione d’inchiesta che utilizzerà i poteri della magistratura per fare luce sulla Siae –alla luce delle Conclusioni di cui si e’ ampiamente detto- appare impensabile che possano essere confermati gli attuali vertici.
Al fine di fornire collaborativamente stimoli di riflessione al Governo, pertanto, l’Osservatorio invita i suoi lettori a far pervenire suggerimenti e candidature motivate che saranno trasmesse con lettera aperta ai Ministri Vigilanti. Si intende, in tal modo, fornire ai decisori una platea piu’ ampia di candidati di quella che naturalmente sarebbe composta dai prossimi politici esodati, dei soliti grand commis che passano da un’autority ad un’altra e cosi’ via. Tutto questo senza mettere minimamente in discussione la totale autonomia di scelta del Governo: solo un contributo. L’indirizzo mail cui inviare suggerimenti, proposte, curricula e candidature e’ os.siae@live.com.
Category: Indagine conoscitiva Commissione Cultura della Camera dei Deputati | Added by: ossiae (12-Nov-2012) | Date: 12 novembre 2012
Views: 996 | Tags: Siae

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  • SIAE
  • Verbali audizioni 15/2/2012
  • Verbali audizioni 22/2/2012
  • Verbali audizioni 29/2/2012
  • Trascrizione audizioni 06/3/2012
  • Verbale audizione 15/3/2012
  • Link Rassegna Stampa

  • Lo scandalo Siae | Guido Scorza | Il Fatto Quotidiano del 27 febbraio 2012
  • SIAE QUEL CHE SIA, LA POLTRONA È MIA di Malcom Pagani per il "Fatto quotidiano"
  • Scandalo Siae. Atto II. Le reazioni | Guido Scorza | Il Fatto Quotidiano del 29 febbraio 2012
  • La Siae di Nottingham | Filippo Gatti | Il Fatto Quotidiano del 14 marzo 2012
  • SIAE allo sbaraglio. Chi la salverà? | Il Journal del 30 marzo 2012
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