Presto si sapra' se si e' scherzato come nella grande tradizione delle Commissioni parlamentari o se si e' fatto sul serio.
Appare evidente che -come si dice in gergo- "si sono mossi".
Ma i parlamentari che hanno lavorato in profondita' e seriamente al servizio della buona Siae, dell'industria culturale italiana e, in definitiva, al servizio dello scranno parlamentare che occupano (mostrando che non si puo' fare di tutta l'erba in fascio) non si sono preoccupati delle "minacce" ne' si sono fatti "lusingare" .. per usare i termini usati con schiettezza l'On. Carra. Insieme a lui hanno fatto onore al compito cui sono stati chiamati Francesco Colucci, Emilia Grazia De Biasi, Pippo Gianni, Giuseppe Giulietti, Ricardo Franco Levi, Giuseppe Scalera e Piefelice Zazzera.
Di altri parlamentari non si e' compreso come mai abbiano improvvisamente dimenticato le stesse tesi che avevano prima abbracciato.
Non si puo' non pensare alle "minacce" e alle "lusinghe" di cui si e' detto.
In questo contesto non si sa come collocare il Ministro Ornaghi.
Il suo intervento in Commissione di ieri e' ancora piu' disarmante di quello del 4 luglio.
Ecco alcuni passaggi che fanno riflettere.
Sullo Statuto ha detto alcune cose interlocutorie su cui non ci si sofferma. Tranne per la parte in cui ha sostenuto che se le varie componenti della Siae "non trovano la quadra il rischio e la prospettiva anche prossima della privatizzazione si fanno piu' concreti e plausibili" (si estrapola dalla pag.3 de documento lasciato in commissione.
Il Ministro Ornaghi probabilmente non ha capito, ma si dubita che il suo Gabinetto glielo abbia spiegato- che e' proprio questa eventualita' possa costituire un possibile disegno di chi vuole depredare l'Ente. Una sola domanda all'Ornaghi: in caso di privatizzazione a chi andrebbe il patrimonio della Siae? Agli attuali detentori delle maggioranze in assemblea? Lo sa il Ministro che il palazzo di Via Valadier -tanto per fare un esempio- e' stato acquistato molto prima che le multinazionali e i grossi editori di oggi si affacciassero alla Siae? lo erediteranno loro automaticamente grazie alla privatizzazione se non si mettono d'accordo sulle regole di governance. Stia pur certo il sig. Ministro che in tal caso sara' per loro un piacere non mettersi d'accordo. A farne le spese saranno i dipendenti, i mandatari (probabilmente presto disoccupati) e i piccoli autori della Siae che non contano e che si ritroveranno con niente in mano.
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